Tecniche per il RIEQUILIBRIO DELLE CATENE MUSCOLARI

Ripristinando la forma, si ripristina la funzione fisiologica di ciascuna articolazione.

Il corpo, per funzionare bene, deve essere simmetrico, armonioso ed equilibrato. Questo è vero sempre, anche quando ci può sembrare che qualcosa è troppo difficile da curare. Ernie discali, artrosi ed altre condizioni migliorano e il corpo ritrova un funzionamento armonioso.

Gli squilibri delle funzioni neurovegetative, come disturbi digestivi, cardiaci, ginecologici (soprattutto dolore pre-mestruale), le funzioni circolatorie e problemi come vertigini e cefalee, quando riconducibili al rachide cervicale, scompaiono o si attenuano decisamente.

Le catene muscolari rappresentano dei circuiti in continuità di direzione e di piano, attraverso cui si propagano le forze organizzative del corpo. Basandosi sulla natura dei muscoli e sulla loro capacità di integrazione funzionale, L. Busquet formula delle idee nuove sulla nozione dell’organizzazione delle catene muscolari, il cui buon equilibrio è indispensabile al mantenimento della statica dell’articolazione e delle sue libertà di movimento.

Risultati immagini per catene muscolari

Il corpo è schiacciato dalla propria forza-peso, vale a dire dalla propria forza muscolare, dalle ipertonie, dagli stati di tensione e contrazione, dalle perdite di elasticità”(F. Mézières).

I Metodi che vengono utilizzati nel Centro studi postura sono tecniche di riabilitazione individuale ad approccio globale che, attraverso il ripristino della simmetria corporea, permette il recupero funzionale.
Il paziente, secondo una visione olistica, è valutato nella sua totalità al fine di ricercare le contratture muscolari presenti e responsabili del problema patologico in corso.

Mira a correggere i diversi squilibri muscolari che creano la singola patologia e a restituire l′ampiezza articolare normale e la lunghezza fisiologica della catena posteriore muscolare (muscoli antigravitari). Questo risultato si ottiene attraverso l′adozione di posture di stiramento assiale mirate (in funzione delle caratteristiche del paziente), associata ad una respirazione diaframmatica che agevola il rilasciamento muscolare. Lo stiramento muscolare deve essere mantenuto il piú a lungo possibile nel corso della singola seduta per eliminare lo squilibrio esistente, e consentire al tessuto connettivo profondo di deformarsi e rilasciarsi in modo corretto.

Il Metodo è così incentrato sulla individuazione delle cause che hanno determinato l’insorgenza del fenomeno patologico, mentre la risoluzione della sintomatologia ne è la diretta conseguenza.

Il campo d’interesse è quello della patologia ortopedica VERTEBRALE (scoliosi, iperlordosi, cifosi, compressione dei dischi intervertebrali e relative radicolopatie, sciatalgia, cervico-brachialgia, ecc.), ARTICOLARE (artrosi, periartrite scapolo-omerale, coxartrosi, gonartrosi, ecc.), MUSCOLARE (lombalgia, torcicollo, mialgie, ecc.), DISMORFICA (lussazione temporo-mandibolare, ginocchia vare o valghe, piede piatto o cavo, ecc.).

Il Metodo trova inoltre applicazione nell’ambito della medicina preventiva. Si rivolge, infatti, anche a tutti coloro che, pur non manifestando una patologia ortopedica, desiderano raggiungere e mantenere uno stato di benessere attraverso una maggiore conoscenza del sé corporeo.
Le terapie sono organizzate in un ciclo di trattamenti individuali, differenziati in funzione delle esigenze terapeutiche e delle caratteristiche del soggetto.

Dott.ssa FT Alessandra Dinoi