OZONOTERAPIA

L’applicazione terapeutica dell’ozono nasce durante la prima Guerra Mondiale per il trattamento a scopo preventivo dell’insorgenza della gangrena gassosa in soldati con ferite infette. In Italia il riconoscimento dell’ ozonoterapia (ossigeno-ozono terapia) avviene con la costituzione della Società Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia (SIOOT) nel 1983 e con la successiva fondazione della Federazione Italiana Ossigeno-Ozono Terapia (FIO) nel 2003. Si tratta di una terapia basata sull’erogazione, attraverso varie tecniche, di una certa quantità di ozono nell’organismo in grado di determinare molteplici effetti: decontratturante tramite una migliore ossigenazione dei muscoli, eutrofico con stimolazione di processi riparativi tissutali, antiflogistico, antalgico, neoangiogenetico, immunomodulante, antiossidante, attivante la circolazione sanguigna. Diverse le vie di somministrazione della miscela gassosa: topica (attraverso l’applicazione di una campana di vetro o di un sacchetto di plastica reso stagno in cui fluisce l’O2/O3), locale (consiste in iniezioni intramuscolari, sottocutanee, intra-articolari, ed in insufflazioni rettali e vaginali), sistemica mediante l’utilizzo dell’autoemoinfusione (tecnica in cui viene prelevato sangue venoso che, viene arricchito con la miscela di O2/O3 e successivamente reinfuso nel paziente, nel gluteo nel caso della “PICCOLA-AUTOEMOINFUSIONE” e in vena nel caso della “GRANDE-AUTOEMOINFUSIONE”). Molteplici sono le applicazioni cliniche dell’ozonoterapia:
• Herpes Zoster e Simplex, acne, eczema e cellulite in dermatologia;
• Arteriosclerosi, epatopatie, diabete, artrite reumatoide in medicina interna;
• Sclerosi multipla, morbo di Parkinson, demenza senile precoce, depressione, cefalee vascolari e tensive, malattie neuro vascolari in neurologia;
• Bronco pneumopatia cronica ostruttiva, asma e rinite allergica in pneumologia;
• Adiuvante della radio/chemioterapia in oncologia;
• Ernia del disco, artrosi del rachide cervicale, coxartrosi, gonartrosi, periartrite scapolo-omerale, sindrome del tunnel carpale, tendinopatie (epicondilite, epitrocleite, morbo di Dupuytren, morbo di De Quervain) in ortopedia
• Insufficienza venosa, arteriopatie periferiche, ulcere trofiche e post-flebiche e diabetiche in medicina vascolare.
Non esistono effetti collaterali in presenza di una corretta applicazione del trattamento e non causa reazioni allergiche di alcun tipo.

Dott. G. Sciascia